Scarola, cicoria, rucola, carciofi, radicchio… amari per il palato, dolcissimi per la salute

Scarola, cicoria, rucola, carciofi, radicchio… amari per il palato, dolcissimi per la salute

Quando l’amaro è così…dolce. In tutti i sensi. Sembrano essere ormai lontani i tempi in cui anche i maggiori chef cercavano di mascherare il sapore intenso e amarognolo di alcuni tipi di verdure, addolcendolo grazie a qualche stratagemma, per andare incontro ai gusti più classici dei consumatori. Un po’ come lo zuccherino nella medicina dei bambini.

Ma adesso che è caduto anche questo tabù, non si può far altro che esultare. Soprattutto per i grandi benefici a livello di nutrizione e salute.

Scarola, cicoria, rucola, carciofi, radicchio sono tra le verdure che migliorano la digestione, sono una buona fonte di vitamine, proteggono il fegato e disintossicano.

Proprietà ribadite da un recente studio pubblicato sulla rivista Nutrients e riproposto in Italia da Repubblica Salute.

«Un tempo il sapore amaro era considerato un veleno e veniva evitato, per questo ancora oggi la maggior parte delle persone ama il dolce», ha spiegato al quotidiano romano Manon Khazrai, docente di Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana, all’Università Campus Bio-Medico di Roma. «Ma proprio questi alimenti sono i più ricchi di sostanze bioattive preziose per la salute. In particolare, in questo studio, si è visto come le sostanze contenute nelle crucifere abbiano la capacità di ridurre le conseguenze dannose dello stress ossidativo dando alle cellule le armi molecolari con cui combattere un’eccessiva produzione di radicali liberi».

Una serie di benefici che, come abbiamo avuto modo di trattare ampiamente anche sulle pagine di questo blog, aiutano a prevenire la formazione di alcuni particolari tipi di tumore. «Questi ortaggi contengono nutrienti quali indolo-3-carbinolo ed il sulforafano», prosegue la docente. «Si tratta di sostanze considerate efficaci contro il tumore di diversi organi quali colon-retto, polmone, prostata e seno. Effetti protettivi che sono stati attribuiti almeno in parte alla loro quantità di glucosinolati, che le differenzia dagli altri vegetali».