I grassi? Quelli “giusti” ci servono

I grassi? Quelli “giusti” ci servono

I grassi? Quelli “giusti” ci servono

Un articolo apparso sulla rivista “Circulation”, curata dell’American Heart Association, mette in luce le proprietà di uno degli alimenti simbolo della Dieta Mediterranea, l’olio extravergine di oliva. Paragonando i suoi effetti benefici addirittura a quelli di una pillola anticolesterolo. Il motivo è molto semplice: rimpiazzare cibi troppo ricchi di grassi saturi con alimenti che invece abbondano di grassi mono e polinsaturi può ridurre il colesterolo, tanto quanto i farmaci. Il documento conferma innanzitutto il consiglio di limitare i grassi saturi, che in eccesso possono davvero far male.

Tuttavia, mettere al bando del tutto i grassi che si trovano nei prodotti di derivazione animale (dalla carne, ai latticini non magri) o negli oli vegetali come quello di palma però non è la soluzione giusta, innanzitutto perché una piccola dose è consentita, non più del 10 per cento delle calorie giornaliere. L’altro motivo per cui i grassi saturi in minima quantità non fanno male è che concorrono alla quota del 25-30 per cento di calorie da grassi, che servono ogni giorno al nostro organismo per funzionare correttamente. Come sottolinea l’analisi della rivista americana, infatti, la salute si gioca sulle scelte: ridurre il consumo di saturi è opportuno,

ma se i grassi a cui si rinuncia si sostituiscono con carboidrati raffinati e zuccheri semplici cuore e vasi non ringraziano, anzi può essere pure peggio.

«Gli studi mostrano che l’opzione vincente è rimpiazzare i saturi con mono e polinsaturi che si trovano in vari oli vegetali, dall’olio d’oliva prevalentemente ricco di monoinsaturi a quelli di soia o di mais che abbondano in polinsaturi – spiega Frank Sacks, coordinatore del documento e docente di prevenzione cardiovascolare ad Harvard. – Questo riduce la probabilità di malattie cardiovascolari di circa il 30 per cento, un effetto analogo a quello che si può ottenere con farmaci come le statine: il dato si è verificato sia attraverso sperimentazioni cliniche controllate, sia tramite studi prospettici osservazionali in diverse popolazioni, perciò significa che è solido e veritiero».