Il tumore al colon-retto: la Dieta Mediterranea aiuta la prevenzione
Il tumore al colon-retto: la Dieta Mediterranea aiuta la prevenzione
Nei paesi occidentali il tumore del colon-retto rappresenta il secondo tumore per incidenza e mortalità, dopo quello della mammella nella donna e il terzo dopo quello del polmone e della prostata nell’uomo. È noto che gli individui con storia familiare di tumore colon-rettale sono più a rischio di contrarre questa malattia.
Il rischio globale aumenta di due volte in persone con parenti di primo grado affetti dalla patologia. Si ritiene, oltretutto, che sia alterazioni genetiche ereditate, sia stili di vita acquisiti, siano coinvolti nell’aumento del rischio. Finora, le linee guida per ridurre il rischio di tumore colon-rettale familiare si sono concentrate prevalentemente sulla diagnosi precoce attraverso test di screening e controlli, ma allo stesso tempo è fondamentale tenere conto dell’importanza di ridurre l’esposizione ai fattori di rischio.
È stato dimostrato che in soggetti con storia familiare di tumore colon-rettale esposti a fattori di rischio nutrizionali multipli, la probabilità che uno o più fattori di rischio agiscano in sinergia con una mutazione genetica ereditaria è molto alta. La storia familiare di tumore colon-rettale in combinazione con un alto consumo di alcolici, carni processate, maggiori responsabili anche a quantità limitate (a causa del loro contenuti in nitrati e nitriti), carni rosse o una condizione di obesità, aumenta considerevolmente il rischio di tumore colon-rettale. Quelli appena elencati non sono certo fattori casuali o da sottovalutare.
Una dieta cosiddetta “occidentale” tipica della popolazione americana, caratterizzata da un alto consumo di cibi a base di carne, molto trattati e molto calorici, contribuisce allo sviluppo di questa malattia nella popolazione, mentre il mantenimento di una dieta sana ne riduce il rischio. Per questo le raccomandazioni alimentari per migliorare la prevenzione del tumore al colon-retto sono chiare: una maggiore attività fisica, un maggiori consumo di cibi contenenti fibre alimentari (tipico della Dieta Mediterranea), un minor consumo di carni rosse o trattate e un consumo estremamente moderato di bevande alcoliche e superalcoliche.