Coronavirus. Attenti alle bufale sull’alimentazione!
L’emergenza Coronavirus ha bloccato tantissimi aspetti della vita sociale delle persone. Si sono fermati le fabbriche, lo sport, il cinema, l’intrattenimento. Ma una cosa, purtroppo, non si è arrestata: il dilagare delle fake news. Fake news, purtroppo, legate all’epidemia stessa e in certi casi pericolose quasi quanto il virus.
Una di queste bufale riguarda da vicino anche il mondo dell’alimentazione.
Nei giorni scorsi, infatti, si è diffusa in modo incontrollato la voce secondo la quale la verdura sfusa cruda, non confezionata, potesse trasmettere il Covid-19. Non solo, anche il pane fresco, sempre secondo la stessa fake news, potrebbe essere veicolo del virus. Notizie inattendibili ma che, come spesso succede, hanno trovato tante sponde nel mare incontrollato di internet, al punto che è dovuto intervenire lo stesso Ministero della salute per chiarire la situazione.
“Attualmente non vi sono informazioni sulla sopravvivenza del nuovo Coronavirus sulla superficie degli alimenti”, ha spiegato il Ministero della salute all’interno di una pagina del proprio sito dedicata alle bufale sull’epidemia in corso.
“Tuttavia, la possibilità di trasmissione del virus attraverso il pane fresco, o altri tipi di alimenti, è poco probabile, visto che la modalità di trasmissione è principalmente attraverso le goccioline che contengono secrezioni respiratorie (droplets) o per contatto. Chiaramente chi manipola il pane, e gli alimenti in generale, deve rispettare le regole igienico sanitarie: lavarsi le mani accuratamente con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi prima di toccare gli alimenti, usare un fazzoletto usa e getta per coprire bocca e naso in caso di tosse e starnuti e lavarsi le mani subito dopo”.
Anche l’Efsa, per bocca del proprio direttore scientifico Marta Hugas, cerca di riportare ordine: “Le esperienze fatte con precedenti focolai epidemici riconducibili ai coronavirus, come il coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV) e il coronavirus della sindrome respiratoria mediorientale (MERS-CoV), evidenziano che non si è verificata trasmissione tramite il consumo di cibi. Al momento non ci sono prove che il coronavirus sia diverso in nessun modo”.
Sfatata questa leggenda è comunque bene rispolverare un’usanza che sicuramente non fa male: quella di lavare bene frutta e verdura prima di consumarla. Anche la stessa Organizzazione mondiale della sanità ha voluto fornire una lunga lista di raccomandazioni per il trattamento dei cibi, come ad esempio: lavarsi le mani prima e dopo aver toccato alimenti crudi e cotti, utilizzare in cucina utensili differenti per la preparazione di prodotti crudi e cotti, cuocere bene la carne, evitare potenziali contaminazioni tra cibi cotti e non durante la conservazione degli alimenti.