Brassicaceae: dai cavoli alle rape per la salute e la prevenzione
Brassicaceae: dai cavoli alle rape per la salute e la prevenzione
Chi conosce la famiglia delle Brassicaceae? Praticamente tutti, basta solo spiegare di cosa si sta parlando, per capire che nelle tavole italiane questi tipi di verdure mancano (per fortuna) raramente. Le Brassicaceae sono una famiglia di piante che comprende 340 generi e 3700 specie e sono fra le più consumate in tutto il mondo. Il genere Brassica è il più importante delle Brassicaceae e include colture e specie di grande importanza economica.
La specie principale è la Brassica oleracea, che comprende il cavolo nero, il cavolo rosso, il cavolo cappuccio, i broccoli, i cavoletti di Bruxelles, il cavolfiore e tanti altri. Molto conosciuta anche la Brassica rapa che include la rapa, il cavolo di Pechino e il bok choy. Una grande specie che si estende anche a piante oleaginose come la Brassica napus dalle quali si ricava l’olio di colza. Infine, vi è anche il gruppo della senape, che è formato da tre specie: Brassica carinata, Brassica nigra e Brassica juncea.
Gli effetti benefici di cavoli, broccoli, rape e senape
Queste verdure sono caratterizzate da livelli differenti di molti elementi nutritivi. Tra gli effetti benefici sulla salute dell’uomo, alcuni sono stati attributi ai composti fitochimici, ovvero ai composti fenolici. I flavonoidi e gli acidi idrossicinnamici sono i polifenoli più abbondanti nelle verdure del genere Brassica e possono agire a diversi livelli complementari:
prevengono lo stress ossidativo, inducono gli enzimi di detossificazione, stimolano il sistema immunitario, riducono il rischio di tumori, inibiscono mutazioni carcinogene e riducono la proliferazione delle cellule cancerose.
Il consumo di verdure del genere Brassica è stato associato a un rischio ridotto di malattie croniche, come le malattie cardiovascolari, il tumore (in particolare quello ai reni e alla prostata), il diabete, il morbo di Alzheimer, la cataratta e il declino funzionale legato all’età. Recentemente, è stato rilevato che un consumo giornaliero di germogli di broccoli per 2 mesi potrebbe essere efficace per ridurre lo stress ossidativo causato dall’Helicobacter pylori e per prevenire la gastrite.